ASSEGNATE LE BANDIERE BLU 2024

Le nostre spiagge si confermano la destinazione preferita dei vacanzieri. I 30.000 imprenditori balneari italiani ci mettono professionalità ed esperienza, ma hanno bisogno di certezze.
Le nostre spiagge si confermano la destinazione preferita dei vacanzieri. I 30.000 imprenditori balneari italiani ci mettono professionalità ed esperienza, ma hanno bisogno di certezze.
Sono state depositate ieri dal TAR di Bari diverse sentenze di contenuto analogo nnrr. 553/2024, 565/2024, 566/2024 riguardanti l’atto deliberativo del Comune di Monopoli che aveva applicato l’art. 3 comma 1 della legge nr. 118/2022 (l. Draghi) riducendo la durata delle concessioni vigenti al 2024 ex lege nr. 14/2023 cd Milleproroghe (già 2033).
Convocato da Palazzo Chigi il cd Tavolo Tecnico consultivo sulla cd mappatura. La convocazione, fissata per il 12 giugno p.v., riguarda solo le Amministrazioni pubbliche e quindi non anche le organizzazioni di categoria.
Si ricorderà che la scorsa riunione del 10 aprile fu convocata in poche ore, a conferma che era puramente strumentale contro la nostra manifestazione del giorno dopo.
Ieri si è riunita la Giunta di Presidenza per esaminare la situazione e decidere le conseguenti iniziative sindacali.
Purtroppo non abbiamo avuto alcuna risposta da parte del Governo alla nostra richiesta di emanare un provvedimento legislativo chiarificatore sulla scadenza delle concessioni vigenti.
Siamo pertanto costretti a continuare nella mobilitazione della categoria con modalità territoriali. A breve i particolari della iniziativa sindacale.
“Tra poco più di 2 settimane inizierà la stagione estiva, ma 30.000 imprese balneari e 100.000 addetti diretti vivono sulla propria pelle l’incertezza per il futuro – ha dichiarato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio. Per questo motivo abbiamo chiamato a raccolta, oggi, oltre 5.000 imprenditori a Roma.
Non è una manifestazione contro il Governo ma per affermare il diritto dei balneari italiani ad esistere e a continuare a lavorare.
Tutti i balneari italiani hanno fiducia in questo Governo e nella Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Serve un'alleanza fra imprenditori balneari, Comuni e Regioni per un inderogabile e urgente intervento legislativo che metta in sicurezza giuridica la balneazione attrezzata italiana e faccia ripartire il settore.
Gli imprenditori balneari con i Comuni e le Regioni sono le parti lese di uno Stato che non legifera.
Ecco il testo della lettera:
Le scriventi Organizzazioni maggiormente rappresentative dei balneari italiani con la presente Le comunicano che hanno proclamato lo stato di agitazione della categoria e che l’11 aprile prossimo alle ore 11,00 ci sarà una manifestazione in Piazza SS Apostoli.
Riteniamo di non doverLe spiegare quanto la balneazione attrezzata italiana sia importante non solo per l’economia ma persino per l’identità del nostro Paese.
Come è noto dall'inizio della nuova Legislatura chiediamo al Governo e al Parlamento di emanare una legge di tutela delle aziende attualmente operanti e di un modello di balneazione di successo fiore all'occhiello del "Made in Italy".
Inutilmente!!!
L'assenza di atti concreti ed efficaci ha creato una situazione caotica per gli Enti concedenti e pericolosa per il settore del turismo balneare.
Purtroppo non possiamo permetterci di aspettare ancora.
Non c'è più tempo!
“La legge in vigore non tutela le 30.000 aziende balneari italiane del settore e i 100.000 addetti diretti. La competenza in materia non è dei Comuni o delle Regioni ma dello Stato nazionale” - ha dichiarato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio alla fiera Balnearia a Marina di Carrara in occasione del convegno dal titolo: ‘Fate presto. Salvaguardare i balneari per tutelare il turismo del Paese’, organizzato insieme alla FIBA-Confesercenti.