PARZIALMENTE ACCOLTE LE NOSTRE RICHIESTE PER LA CONTINUITA’ AZIENDALE E PER I PERTINENZIALI
Accolte alcune delle nostre richieste emendative dalla V Commissione della Camera dei Deputati che sta esaminando il decreto legge cd Rilancio.
Accolte alcune delle nostre richieste emendative dalla V Commissione della Camera dei Deputati che sta esaminando il decreto legge cd Rilancio.
“Per gli imprenditori balneari la stagione estiva è iniziata in ritardo e con la concentrazione delle presenze nei fine settimana – dichiara Antonio Capacchione, Presidente del SIB, Sindacato Italiano Balneari FIPE/Confcommercio. I più fortunati hanno avuto le autorizzazioni per allestire le proprie strutture soltanto a maggio inoltrato per poter, poi, aprire i cancelli a fine mese.
Il SIB-FIPE ha inviato a tutti i componenti della V Commissione della Camera dei Deputati, che sta esaminando il decreto legge cd Rilancio, una lettera per chiedere il loro interessamento in favore della nostra categoria attraverso l’approvazione degli emendamenti che riguardano problematiche della balneazione attrezzata italiana: dall’applicazione della nuova durata dei titoli concessori ai cd pertinenziali; dalla riduzione dell’aliquota IVA alla più equa applicazione della TARI; dall’eliminazione o riduzione del canone demaniale all’art.
In queste ore stanno entrando nel vivo i lavori della V Commissione della Camera dei Deputati per l’esame e l’approvazione del decreto legge cd rilancio (D.L. nr. 34/2020 A.C. 2500).
Fra gli emendamenti ci sono anche quelli da noi proposti ai parlamentari appartenenti a tutti i gruppi politici: da ultimo con la nota del 3 giugno scorso.
In attesa di una valutazione più compiuta a seguito della pubblicazione del decreto legge approvato nel Consiglio dei Ministri di ieri e del DPCM che sarà emanato nelle prossime ore non possiamo non sottolineare l’importante contributo di chiarezza e di buon senso prodotto dal confronto che è avvenuto ieri fra il Governo e le Regioni.
Le linee guida del CTS e dell’Inail sulle nuove modalità di esercizio della balneazione contengono, a nostro avviso, disposizioni immotivatamente restrittive che impedirebbero la balneazione, sul 70 % della costa italiana.
Non si potrebbe di fatto esercitare la balneazione in tutte quelle spiagge che hanno una limitata profondità e ampiezza.
Ieri sera il ministro Franceschini ha voluto con urgenza incontrare i rappresentanti del turismo per una succinta illustrazione delle misure varate poco prima dal Consiglio di ministri con il decreto legge cd Rilancio.
Nella nuova versione della bozza del decreto legge non ci sarebbe la norma ripetutamente preannunciata dal ministro Franceschini per rimuovere gli ostacoli burocratici che ritardano l'applicazione della legge nr. 145/2018 che ha stabilito il differimento della scadenza delle concessioni demaniali marittime al 2033.
Se il testo del decreto legge non rimuoverà gli ostacoli burocratici che impediscono l’applicazione della legge 145/2018 (contiene il differimento delle concessioni al 2033) – come preannunciato da Franceschini – questa estate la maggior parte dei 30.000 stabilimenti balneari italiani rimarrà chiuso.
Nell’attuale situazione epidemiologica vi è la necessità di chiare indicazioni nazionali, senza le quali è impossibile allestire le spiagge ed essendo un’operazione complessa che richiede diverse settimane, può iniziare solo nel momento in cui vi sono precise indicazioni sulle nuove regole di fruizione dell'arenile e del mare.