Convocato con urgenza il Comitato di presidenza del SIB per il 3 dicembre e il Direttivo nazionale per il 13 dicembre

Nov
28
2018
Sulla questione balneare il tempo è scaduto e la misura è colma: un oceano di promesse e un deserto di fatti!

L'aula del Senato in data odierna ha approvato, in prima lettura, il Decreto Fiscale non affrontando è risolvendo nessuna delle problematiche da noi evidenziate per i balneari.
Abbiamo sperato, fino all’ultimo, che l’aula del Senato rimediasse al nulla in favore dei balneari della VI Commissione.
Sconcerta il non aver disposto nemmeno una più lunga durata delle concessioni demaniali vigenti quale misura di salvaguardia nelle more di una definitiva soluzione della errata applicazione al settore della Direttiva Bolkestein.
Nonostante sia evidente, ormai, che questa assurda ‘condanna a morte’ di un intero settore economico del Paese impedisce, persino, la ricostruzione delle tante aziende balneari recentemente danneggiate o distrutte dalla furia della natura.
Dopo otto anni di promesse non mantenute, giudichiamo il Governo e tutte le Forze politiche non da quello che si dice ma da quello che si fa; non dalle promesse ma dagli atti normativi; non dagli inutili ordini del giorno ma dalle norme giuridiche.
Pertanto, convocherò con urgenza il Comitato di presidenza del SIB per lunedì prossimo 3 dicembre e nel contempo il Direttivo nazionale nella giornata del 13 dicembre.
Al massimo organismo rappresentativo della nostra Organizzazione, costituito da 120 componenti, ritengo opportuno che partecipino, non solo tutti i presidenti provinciali, ma anche i rappresentanti dei gruppi delle località maggiormente colpite dalle recenti avversità atmosferiche.
Stante la delicatezza e la drammaticità della situazione, valuteremo e decideremo insieme le iniziative sindacali più opportune da mettere in campo subito e senza indugio per sollecitare le Istituzioni a passare, finalmente, dalle parole ai fatti.
Sulla questione balneare il tempo è scaduto e la misura è colma: un oceano di promesse e un deserto di fatti.
Mi chiedo e vi chiedo: se non ora quando?
Il Presidente
Antonio Capacchione