S.I.B.: È TEMPO DI ATTIVARE UNA NUOVA STAGIONE NELLA PIANIFICAZIONE DELLE COSTE

Dic
5
2018
Per una importante ricerca scientifica internazionale non bisogna sottovalutare l’aumento del livello del mare Mediterraneo
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Si è svolta a Roma la Conferenza finale del Progetto "Savemedcoasts - scenari di aumento del livello marino lungo le coste del Mediterraneo" - finanziato dalla Direzione Generale per la Protezione Civile dell'Unione Europea.
La ricerca è durata due anni e la conferenza si è svolta presso l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a Roma. L'evento ha visto la partecipazione, oltre che dei partner del Progetto, degli stakeholder e di giornalisti, anche del Presidente nazionale del S.I.B. Confcommercio Antonio Capacchione a rappresentare gli operatori del settore.
È stato un importante occasione di scambio di informazioni relative allo stato dell'arte sulla valutazione dei rischi costieri causati dall'aumento del livello marino indotto dai cambiamenti climatici.
Il Progetto è stato realizzato oltre che dall'INGV, dal Centro di Geomorfologia integrata per l'Area del Mediterraneo, dal Centro  Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici e da altri prestigiosi Centri di Ricerca internazionali. I risultati confermano l'accelerazione dell'aumento del livello del mare Mediterraneo, nell'ultimo secolo è stato pari a 17 centimetri, si sta, quindi, assistendo ad un progressivo incremento, il che induce a ritenere che nei prossimi decenni sarà molto più consistente: nell'ordine di  un centimetro/un centimetro e mezzo all'anno. Circostanza che ci permette di prevedere oggi un aumento da trenta a cinquanta centimetri nei prossimi trent’anni.
Le conclusioni portano a ritenere che quanto sta accadendo in questi ultimi tempi sulle spiagge italiane non costituisce un evento eccezionale, ma la nuova normalità o, addirittura, il semplice prologo di quanto potrebbe verificarsi con maggiore insistenza e forza nei prossimi anni.
"Le imprese balneari italiane seguono con interesse queste ricerche e studi - ha dichiarato Capacchione - perché la tutela e la difesa della costa costituisce una grande preoccupazione, sia in quanto cittadini sensibili che come imprenditori i quali assistono, impotenti, al fenomeno erosivo che interessa già il 40 per cento delle coste italiane".
"È stato motivo di grande soddisfazione l'invito ricevuto dal Sindacato a partecipare al dibattito sui risultati di questa importante Conferenza – ha continuato il presidente del S.I.B. È del tutto evidente la necessità di predisporre un piano nazionale per  contrastare questa emergenza e per adeguare i piani di gestione dell'uso della costa, ormai datati e anacronistici, a queste nuove emergenze ambientali. Sconcerta il ritardo della politica e delle Istituzioni su queste problematiche e colpisce che i tempi della burocrazia sono distanti non solo da quello dell'economia ma anche dai nuovi tempi della natura”.
“Abbiamo manifestato l'impegno della nostra Organizzazione a contribuire alla costruzione di una normativa e di una azione amministrativa all'altezza della sfida - ha concluso Capacchione”.