Nell’ultimo Consiglio dei Ministri il Governo rinuncia all’impugnativa di una legge regionale, ma, purtroppo, non è quella alle leggi liguri che riguardano i balneari

Ott
17
2018

Cari colleghi balneari,
segnaliamo che l’ultimo Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2018, fra l’altro, “ha deliberato la rinuncia all'impugnativa della legge della Regione Campania n. 23 del 30 maggio 2018” davanti alla Corte Costituzionale.
Analogamente il precedente Consiglio dei Ministri del 4 ottobre 2018 aveva “deliberato la rinuncia all'impugnativa della legge della Regione Lombardia n. 34 del 29 dicembre 2016”.
E anche il Consiglio dei Ministri dell’11 luglio 2018 aveva “deliberato la rinuncia parziale all'impugnativa della legge della Provincia autonoma di Bolzano n. 10 del 23 ottobre 2014”.
E si potrebbe continuare……
In tutti questi casi l’attuale Governo ha rinunciato all'impugnativa di leggi regionali davanti alla Corte Costituzionale impedendo alla stessa di pronunciarsi sulla loro legittimità.
Purtroppo anche questa volta, come nelle precedenti sopra indicate, non si tratta di leggi regionali che riguardano gli imprenditori balneari.
Le uniche due leggi regionali sulle quali la Consulta deve ancora pronunciarsi sono quelle della Regione Liguria del 10 novembre 2017, per la tutela delle aziende balneari operanti in quella regione: la nr. 25 sulla “Qualificazione e tutela dell’impresa balneare” e la nr. 26 sulla “Disciplina delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico ricreative” entrambe impugnate dal precedente governo in data 12 gennaio 2018.
La Corte Costituzionale ha fissato l’udienza per il 6 novembre sulla legge regionale nr. 25 ed il 20 novembre per la nr. 26.
Si ricorderà che il 2 luglio scorso, (con nota nr. 246), la nostra Organizzazione ha inviato la formale richiesta al Governo di rinunciare all'impugnativa davanti alla Corte Costituzionale e trasformare in nazionali le due leggi che la Regione Liguria ha emanato a tutela dei balneari liguri.
Sono chiare e limpide le dichiarazioni rese a Rimini la scorsa settimana: nessuna polemica con l’attuale Governo che si dichiara ripetutamente ed autorevolmente a favore della soluzione della questione balneare. Ribadiamo che stiamo lavorando al suo fianco e continueremo a farlo affinché questo avvenga.
Non possiamo fare altro che confermare: dopo otto anni di promesse non mantenute, è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti, dopo ben cinque governi la nostra Organizzazione valuta il comportamento delle Forze politiche non tanto da quel che si dice quanto per quello che si fa!

 Avv. Antonio Capacchione
Presidente Sindacato Italiano Balneari