Turismo: troppi gli incidenti sulle nostre spiagge

Lug
15
2005

Ogni estate un bagnino compie in media dai 10 ai 25 salvataggi.

“Sono troppi i morti sulle spiagge italiane” afferma Riccardo Borgo, Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari aderente a F.I.P.E. Confcommercio, che associa circa 10.000 stabilimenti balneari. Questa estate stiamo, purtroppo, registrando diversi annegamenti, non solo al mare, che coinvolgono turisti senza distinzione d’età e di sesso. La maggior parte degli incidenti avviene sui litorali abbandonati, nelle spiagge libere o prive di concessione, ci troviamo di fronte ad una vera e propria ‘strage’ che deve far riflettere: dal 1969 al 1998, infatti, sui litorali italiani si sono verificati quasi 23.000 annegamenti. Rarissimi invece sono gli incidenti dove le spiagge sono sorvegliate e, quasi sempre, si tratta di decessi dovuti a cause naturali (infarti, congestioni, ecc.). La soluzione è quella di non lasciare un solo metro quadrato della fascia costiera senza sorveglianza. Il nostro Sindacato, quindi, si rende disponibile a collaborare con le Regioni per la redazione dei PUA - Piani di Utilizzazione degli Arenili - e per mettere a punto un sistema di difesa sia dei litorali che dell’ambiente. Gli imprenditori balneari, definiti dall’Associazione Ambientalista “Marevivo” le ‘sentinelle del mare’, svolgono un ruolo importante con esperienza e professionalità, molte vite umane si sarebbero potute salvare se la situazione di pericolo fosse avvenuta vicino ad uno stabilimento balneare, non dimentichiamoci, infatti, che d’estate un bagnino di salvataggio compie in media dai 10 ai 25 interventi. E’ buona norma, infine, che i turisti osservino la massima attenzione quando fanno il bagno, in special modo se il mare è mosso o ci sono forti correnti. In ogni caso è fondamentale rispettare sempre i segnali di pericolo presenti nello stabilimento balneare, la bandiera rossa o le boe galleggianti che limitano la balneazione. In casi di incertezza o dubbio è utile chiedere consiglio al bagnino di salvataggio.

Roma, 15 luglio 2005

Info: Ufficio stampa S.I.B. tel. 06.583921

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