MIGLIAIA DI IMPRENDITORI BALNEARI A ROMA PER DIFENDERE LA CATEGORIA

Apr
5
2011

Sostegno da esponenti politici dei vari schieramenti
Grande partecipazione e tensione alla manifestazione odierna degli imprenditori balneari giunti da tutta Italia organizzata a Roma dal SIB-Fipe/Confcommercio e dalla FIBA – Confesercenti alla quale hanno aderito anche la CNA e alcune delegazioni regionali dell’Assobalneari e dell’ITB.
Gli imprenditori, indossando le tradizionali magliette del salvataggio, hanno colorato piazza Navona con ombrelloni, bandiere, striscioni ecc.
Importante il contributo fornito da alcuni esponenti politici dei vari schieramenti, tra i quali: il sindaco di Roma Gianni Alemanno, Pierferdinando Casini, Francesco Rutelli, Tonino Di Pietro, Massimo Baldini, Manuela Granaiola, Massimo Vannucci, Salvatore Piscitelli, Carlo Ciccioli, Giovanni Legnini, Deodato Scanderebech e Alfonso Andria.
E’ stata molto contestata la mancata disponibilità del Presidente del Consiglio a ricevere una delegazione che avrebbe voluto instaurare un confronto costruttivo in ordine alle tematiche che stanno mettendo in serio pericolo la sopravvivenza di 30.000 imprese balneari e il lavoro di oltre 1.000.000 di persone.
I balneari avrebbero voluto ottenere da parte di Berlusconi assicurazioni sul fatto che il Governo è seriamente intenzionato a garantire un provvedimento legislativo in ordine all’interpretazione autentica della possibilità di avere una deroga dalla Direttiva comunitaria nei confronti della categoria.
Il sindaco Alemanno si è reso disponibile ad organizzare un gruppo di lavoro costituito dai sindaci delle maggiori località balneari al fine di portare la voce di queste comunità a Bruxelles a difesa di un settore che svolge un ruolo vitale e determinante  per l’economia dei litorali italiani.
E’ necessario avere risposte dalle Forze Politiche e dal Governo sulla possibilità, evidenziata oggi da alcuni interventi in piazza, che è realizzabile evitare la pubblica evidenza, in sede di rinnovo dei titoli concessori, mediante la formale disapplicazione della Direttiva servizi al settore balneare.
Questa posizione è già stata autorevolmente presentata al Senato con due Ordini del giorno firmati sia dalla maggioranza (Tancredi, Quagliarello e Gasparri), che dall’opposizione (Di Pietro).
E’ stata altresì ribadita che è indispensabile un riordino urgente della normativa che regolamenta le concessioni turistico ricreative, (dai canoni al periodo transitorio), da concretizzare attraverso una legge-quadro nazionale che preveda, nel rispetto del diritto comunitario vigente e del fondamentale legittimo affidamento delle imprese attualmente operanti, una disciplina transitoria di adattamento dal vecchio al nuovo sistema che vada ben oltre il 31 dicembre 2015.
La categoria continua, comunque, lo stato di agitazione e programmerà una serie di iniziative anche nel corso della stagione estiva che saranno calibrate in base alle risposte che il Governo fornirà in ordine alle problematiche segnalate dalle Organizzazioni sindacali.  
 


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