Il 10 marzo oltre 1.000 balneari marceranno su Roma

Mar
8
2011

SIB: CHIEDIAMO IL SOSTEGNO DELLA
PRESIDENTE POLVERINI


Il 10 marzo oltre 1.000 balneari marceranno su Roma
Presidio permanente davanti alla Presidenza della Regione Lazio
NO alle aste per il rinnovo delle concessioni demaniali


Si preannuncia come la seconda marcia su Roma, affollata, colorata, rumorosa ma pacifica, (almeno per adesso), quella che gli imprenditori balneari del Lazio, ma non solo, hanno programmato il 10 marzo per manifestare contro le concessioni balneari all’asta.
 “L’appuntamento è fissato alle ore 10,30 alla rotonda di Ostia per gli oltre 1.000 imprenditori balneari provenienti da tutte le province del Lazio” annuncia Fabrizio Fumagalli Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari Lazio aderente alla Confcommercio.
“La carovana di auto percorrerà la Cristoforo Colombo per arrivare a manifestare sotto gli uffici della Regione Lazio a partire dalle ore 11,30 – continua Fumagalli. Abbiamo sollecitato un incontro con la Presidente Renata Polverini per convincerla a sostenere le nostre ragioni nella Conferenza Stato-Regioni. In Italia sono a rischio 30.000 imprese, 400.000 addetti diretti che arrivano ad oltre 1.000.000 con l’indotto, ma soprattutto l’immagine del nostro turismo. Il Governo ci può e ci deve togliere dal rinnovo delle concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo con asta pubblica così come ha già fatto con altre categorie”.
Il presidio, a cui hanno aderito anche imprenditori balneari provenienti dalla Campania, dalla Toscana e dall’Abruzzo, proseguirà per tutta la giornata.
“Questa è la prima manifestazione – assicura Fumagalli – molte altre sono in programma anche nel corso della stagione estiva. Diciamo NO ALLE ASTE  con la fermezza che se non avremo risposte adeguate da parte delle Istituzioni, gli imprenditori del Lazio e quelli di tutte le regioni sono pronti ad un confronto che renderà caldissima la prossima estate”. “Vogliamo difendere il nostro lavoro – conclude Fumagalli – perché se la spiaggia è dello Stato le aziende sono nostre, lo Stato confisca le nostre aziende per darle ad altri, tutto ciò è inaccettabile”. Confidiamo in un aiuto da parte della Presidente Renata Polverini.