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Lug
19
2010

Domani chi si recherà al mare non pagherà i servizi di spiaggia. Un manifesto affisso all’ingresso dei 10.000 stabilimenti balneari aderenti al S.I.B. Sindacato Italiano Balneari FIPE/Confcommercio spiega le ragioni di questa opportunità che sarà messa in atto in tutte le regioni italiane secondo modalità locali. 

“Offrendo una giornata al mare vogliamo rammentare il ruolo positivo che l’impresa balneare svolge nelle vacanze degli italiani” afferma Riccardo Borgo, Presidente del Sindacato”.

L’Unione Europea, che ha messo in discussione la continuità delle concessioni demaniali, non lo ha mai saputo e nemmeno percepisce il valore di questo servizio - continua Borgo - che certo non c’è e non può esserci in Belgio, in Germania, in altri Paesi del nord Europa e che non ha eguali neanche tra quelli che si affacciano sul Mediterraneo

Il Governo italiano e il Parlamento, poi, si sono dimenticati di noi.Non hanno speso neanche una parola per difendere la tradizione balneare italiana. Siamo certi che ci sia ancora tempo per farlo e con l’attuazione del federalismo demaniale contiamo in un aiuto concreto anche da parte delle regioni”.

In nome di un principio di ‘libertà d’impresa’ si rischia di uccidere la tradizione balneare italiana: 30.000 piccole e medie imprese familiari con oltre 600.000 addetti. Questo non significherà un miglioramento dei servizi, non abbasserà i prezzi, marenderà ancora più precario il lavoro di coloro i quali da oltre due secoli, con passione, dedizione e rispetto, offrono un servizio unico ed in continua evoluzione per far trascorrere ai turisti, senza distinzione di età, ceto sociale, nazionalità, religione, provenienza, ecc. vacanze serene e sicure”. 

Chiederemo soltanto ai clienti la cortesia di apporre una firma nell’apposito modulo per manifestare la propria solidarietà ai tanti problemi che attanagliano la nostra categoria - conclude Borgo - al termine della stagione estiva contiamo di raccogliere centinaia di migliaia di adesioni che consegneremo ai nostri rappresentanti politici per sensibilizzarli ad affrontare in maniera risolutiva il problema della continuità dei titoli di concessione, evitando di individuare nel 31 dicembre 2015 il giorno in cui deve finire il rapporto tra la Pubblica Amministrazione e il concessionario attuale”. 


Info: ufficio stampa tel. 06.583921 – 339.4500094