CANONI DEMANIALI: ANCORA NESSUNA SOLUZIONE

Dic
30
2005

Per gli imprenditori balneari un capodanno davvero molto amaro, la rideterminazione degli importi è stata rinviata al 2006.

Nel Consiglio dei Ministri svoltosi ieri 29 dicembre 2005 non è stato affrontato l’argomento inerente la quinta proroga, al 30 giugno 2006, dell’aumento dei canoni demaniali marittimi, né la questione è stata proposta nella discussione da uno dei due ministeri competenti: Finanze e Trasporti. “Alla luce di queste considerazioni, dichiara Riccardo Borgo Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio, credo sia necessario richiamare il Governo alle proprie responsabilità inerenti l’avvio urgente e concreto del Tavolo tecnico, istituito dal Parlamento nell’agosto 2004, anche per accogliere la richiesta unanime delle Regioni di provvedere al rinvio della decorrenza dell’aumento dei canoni solo al momento di approvazione del provvedimento. Non è chiara, poi, quale sia la ragione per cui il Consiglio dei Ministri non ha preso in considerazione la proroga, prevista e garantita da più parti, in quanto appariva tesa solo ed esclusivamente a coprire quelle inadempienze dei ministeri che di fatto hanno impedito - e continuano ad impedire ancora oggi - di poter contare sui dati oggettivi richiesti dal Parlamento per poter arrivare ad una decisione razionale ed equilibrata”. “Occorre ribadire ancora una volta che non è possibile mantenere un’intera categoria nella situazione di totale incertezza, conclude Borgo, che si trascina ormai da due anni a questa parte e fare appello al Parlamento affinché la materia venga finalmente riesaminata garantendo, da una parte maggiori introiti finanziari per l’Erario e, dall’altra, misure di canoni sopportabili per le imprese balneari”.

Roma, 30 dicembre 2005

Info: ufficio stampa S.I.B. tel. 06.583921