NAPOLI: SIB, RIAPRIRE GLI STABILIMENTI BALNEARI

Ago
26
2009

Le imprese balneari sono fondamentali per la città; Le inadempienze del Comune non devono ricadere sulla categoria; A rischio centinaia di posti di lavoro; Ottimo il tavolo di concertazione voluto da Federico Alvino

"Ci appelliamo al Sindaco di Napoli affinché la nostra città non venga ulteriormente 'mortificata' con un danno di immagine gravissimo a livello internazionale a seguito del sequestro di tre stabilimenti balneari effettuati ieri" afferma Salvatore Trinchillo, Presidente S.I.B. – Sindacato Italiano Balneari di Napoli aderente alla Confcommercio. "Auspichiamo, poi - continua Trinchillo - che la Magistratura possa restituire il prima possibile ai legittimi proprietari le strutture a cui sono stati apposti i sigilli proprio nel momento clou dell'attività estiva, facendo interrompere, di fatto, a molti napoletani e turisti le proprie vacanze. Le inadempienze del Comune di Napoli non possono e non debbono ricadere sugli imprenditori balneari, che anzi hanno bisogno di una seria politica di programmazione e valorizzazione turistica, proprio perché questo è un comparto in grado di dare grandi soddisfazioni alla città partenopea. Plaudiamo all'iniziativa di Federico Alvino, Presidente della Commissione Attività Produttive e Turismo al Comune di Napoli, che intende avviare un tavolo di concertazione condiviso tra gli Organi competenti e le categorie imprenditoriali per l'inizio del mese di settembre". "I Piani Spiaggia sono fondamentali per le nostre attività, le regole devono essere certe e valere per tutti - conclude Trinchillo - sono in gioco centinaia di posti di lavoro, ma anche l'immagine turistica della città di Napoli che potrebbe essere irrimediabilmente compromessa per gli anni futuri se non si interviene al più presto".

Allegato