Finanziaria: SIB, Nulla di fatto per i canoni demaniali.

Dic
14
2007

Gli imprenditori balneari sono preoccupati: molte aziende rischiano di non aprire il prossimo anno, molti posti di lavoro andranno persi. Sarà un duro colpo per il turismo del nostro Paese. "Il Governo non ha ritenuto di inserire nella Finanziaria 2008 alcun chiarimento in ordine alla determinazione dei canoni demaniali per i beni pertinenziali delle imprese turistico-balneari e ricettive" afferma Riccardo Borgo, Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari aderente alla Confcommercio. "Ancora una volta non si è voluto capire che oltre un migliaio di imprese, continua Borgo, (non solo stabilimenti balneari ma anche alberghi, bar, ristoranti e discoteche), che operano sul demanio rischiano davvero di chiudere i battenti. La conferma di vedersi richiedere canoni aumentati anche del 1.200%, oltre che a provocare inevitabili ricorsi al TAR, sta facendo montare sempre più rabbia e paura in coloro che vedono messo in pericolo il proprio lavoro e quello dei loro dipendenti. E' di tutta evidenza che non possiamo nemmeno immaginare che la vicenda finisca qui. Abbiamo il dovere di ricercare altre strade, di continuare ad insistere sulla giustezza delle nostre richieste, della assoluta necessità di salvare aziende che spesso qualificano interi litorali per tradizione turistica e qualità dei servizi. Questo Governo e questo Parlamento già una volta hanno superato una situazione analoga cancellando l'aumento del 300%, oggi si devono rendere conto che la stessa cosa è necessaria fare adesso, occorre intervenire nuovamente per non compromettere un così ampio settore del turismo italiano, che è indispensabile riportare serenità in un comparto che rischia di esplodere e che non intravede certezze per il futuro, a partire già dalla prossima stagione 2008. Se l'emendamento proposto alla Camera non andava bene, era ed è compito del Governo e del Parlamento trovare un'altra soluzione. Non è però tollerabile che non si faccia nulla e che si lascino andare le cose contro la logica, il buon senso, il buon governo. Nei prossimi giorni il Sindacato individuerà le iniziative forti e decise che dovranno essere assunte con un unico obiettivo che inseguiamo e ribadiamo dal mese di settembre 2003: per il necessario aumento dei canoni demaniali occorre individuare un metodo che, nel garantire il giusto gettito alla Stato, non veda nessuna impresa soccombere ed uscire dal sistema".