EVITARE INTERVENTI AFFRETTATI E PASTICCIATI CHE RISCHIANO DI DISTRUGGERE UN PATRIMONIO PREZIOSO PER IL PAESE

Nov
3
2021
Capacchione (SIB): "Il successo turistico del 2021, ancora una volta, dimostra che la balneazione attrezzata italiana, grazie alla sua alta professionalità e capacità, è un prezioso fattore di vantaggio competitivo del Paese da salvaguardare e tutelare"
sib

“Evitare soluzioni frettolose e pasticciate (come quelle adombrate di un possibile inserimento della questione nella legge delega sulla concorrenza), questo l’appello rivolto al Governo e al Parlamento oggi da Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari FIPE/Confcommercio in occasione della Giunta di Presidenza - stante la complessità della questione testimoniata anche da pronunce giurisdizionali contrastanti e, quindi, l'opportunità e la necessità di attendere il deposito della sentenza dell'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato”.

Ampia e approfondita la discussione, nel corso dei lavori della Giunta a Roma, che ha riguardato, tra l'altro e in modo particolare: lo stato di applicazione della legge 145/2018 e l'esito dei contenziosi giudiziari dalla stessa ingenerati; gli effetti sulla vicenda della ormai prossima sentenza dell'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato; le soluzioni da adottare per l'imminente scadenza delle proroghe tecniche o di emergenza per le concessioni alle quali non si è applicata la legge 145/2018.

“Il Consiglio di Stato potrà fornire solo utili chiarimenti tecnico-giuridici - ha continuato Capacchione - ma spetta, comunque, alla politica e, quindi, alle Istituzioni rappresentative del Paese (Governo, Parlamento e Regioni), dirimere l'intricata vicenda sia per la sua indubbia importanza per l'economia e per la stessa identità nazionale, ma, soprattutto, per le scelte ‘squisitamente’ politiche da effettuare: dalla salvaguardia delle caratteristiche peculiari delle aziende del settore, prevalentemente a conduzione familiare, al giusto bilanciamento fra i diritti fondamentali di proprietà e lavoro delle aziende, attualmente operanti con quelli della concorrenza”.

“Si devono evitare, pertanto, autolesionistici provvedimenti - ha proseguito il presidente del Sindacato - che potrebbero risultare tragici non solo per le decine di migliaia di famiglie impegnate nel settore, ma anche per il Paese che rischia di perdere un patrimonio di professionalità e un sicuro elemento di vantaggio competitivo, quanto mai prezioso in questo momento storico, nel quale si sta determinando il rilancio e il riposizionamento del turismo nel mercato internazionale delle vacanze”.