Conte bis, Capacchione: è cambiato il Governo ma restano intatti i problemi degli imprenditori balneari e, soprattutto, l’urgenza di risolverli

Set
6
2019
Conte bis

Come tutte le rappresentanze sociali, anche la nostra, non giudica gli interlocutori Istituzionali sulla base dei colori politici ma dai concreti provvedimenti che hanno adottato o che adotteranno e siamo esclusivamente impegnati non nella competizione parlamentare ma nel difendere il nostro lavoro e le nostre aziende.
Negli auguri di buon lavoro che abbiamo, doverosamente, inviato al Presidente Giuseppe Conte e ai nuovi Ministri, abbiamo espresso e sottolineato la grande preoccupazione dei balneari italiani per la mancata soluzione dei problemi che li riguardano ad iniziare dal rischio della perdita delle aziende e del lavoro a causa della Direttiva Bolkestein.
Dopo dieci anni e cinque governi di diversi schieramenti politici, infatti, questa questione è, purtroppo, ancora sostanzialmente irrisolta nonostante le brevi proroghe della scadenza dei titoli concessori (come quelle adottate nel 2010 e nel 2012) o il differimento di quindici anni dell’ultima Legge di Stabilità (che, peraltro, molti Comuni devono ancora formalizzare!!!).
La balneazione attrezzata italiana è ancora in attesa che sia messa in sicurezza non solo giuridica, con la definitiva sottrazione dalla Direttiva Bolkestein, ma anche economica superando un trattamento fiscale esoso, ingiusto e punitivo (basti pensare ai canoni cd pertinenziali e all’aliquota IVA del 22%), così come pure fisica con efficaci e organici interventi di contrasto del preoccupante fenomeno erosivo recentemente aggravato dai cambiamenti climatici in atto.
Tutte problematiche, colpevolmente rinviate e trascurate da troppo tempo, relative ad un settore che è cruciale per la nostra economia turistica e che è stato, fin qui, vergognosamente maltrattato e penalizzato nonostante sia costituito da decine di migliaia di famiglie che assicurano servizi importanti per il successo del turismo italiano.
La nostra battaglia sindacale, quindi, continua con lo spirito unitario che, da sempre, ci anima, convinti che con la salvaguardia della balneazione attrezzata italiana si tutela l’interesse generale del Paese in quanto irrinunciabile fattore di qualità e di vantaggio competitivo nel mercato turistico internazionale del prodotto “mare”.