Capacchione a La Spezia: per una nuova Europa il primo compito del prossimo Parlamento europeo è l'abrogazione della direttiva Bolkestein

Mag
23
2019
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Il presidente del S.I.B. lancia un appello agli imprenditori balneari:  non abbassare la guardia perché i problemi non sono alle spalle ma davanti a noi. L'azione sindacale continuerà  senza sosta fino alla messa in sicurezza del settore.
Nell'assemblea dei balneari, che si è tenuta a La Spezia presso la locale sede di Confcommercio, il presidente nazionale del S.I.B./FIPE- Confcommercio, Antonio Capacchione, ha sottolineato la necessità di mettere in sicurezza questo importante segmento del nostro ‘Made in Italy’.
Il differimento di quindici anni della nuova scadenza delle concessioni demaniali marittime è solo una misura tampone di un problema, quello dell'applicazione della direttiva Bolkestein, che deve essere ancora risolto definitivamente. 
Il S.I.B. ha chiesto e chiede a tutti i candidati al prossimo Parlamento europeo l'impegno per l'abrogazione della direttiva Bolkestein in quanto frutto e simbolo di una stagione politica e culturale superata che si è dimostrata disastrosa per il nostro Paese e per l'intera Europa: quella di un iperliberismo non bilanciato dalla tutela di diritti fondamentali come  il lavoro, il legittimo affidamento e la proprietà aziendale.
Questo orientamento ha precarizzato interi settori economici importanti e di eccellenza come la balneazione attrezzata italiana, danneggiando la competitività del nostro Paese nel mercato internazionalmente delle vacanze.
Dopo 15 anni dal suo varo è tempo di superare la Direttiva Bolkestein attraverso la sua formale abrogazione e l'emanazione di una diversa direttiva europea sui servizi rispettosa  delle piccole e medie imprese.
Capacchione ha, quindi, informato i balneari spezzini sulla incessante iniziativa sindacale con la sollecitazione del Parlamento e del Governo a eliminare tutti i fattori di precarietà giuridica ed economica anche attraverso la proposizione di proposte emendative.
A questo proposito ha stigmatizzato il furbesco tentativo di evitare l'assunzione di responsabilità sulle problematiche del settore da parte del Governo attraverso il comodo artificio di dichiarare gli emendamenti irricevibili o inammissibili.
Nel contempo ha allertato i balneari sui rischi incombenti derivanti da una normativa anacronistica risalente al Codice della Navigazione del 1942 che necessita di un adeguamento al nuovo assetto costituzionale e comunitario.
Il presidente del Sindacato, ha infine concluso assicurando che l'impegno e l'iniziativa del S.I.B. continuerà senza sosta e senza concedere un attimo di respiro agli interlocutori istituzionali, per troppo tempo assenti o silenti, fino alla totale messa in sicurezza giuridica, fisica ed economica di questo settore economico così importante per l'economia turistica del Paese.
All'assemblea ha partecipato anche il presidente regionale Enrico Schiappapietra il quale si è soffermato con dovizia di particolari sulle pratiche per il ristoro dei danni causati dal fortuna le del 29 ottobre dello scorso anno e sulla disciplina dei rifiuti spiaggiati.