
“Abbiamo inviato ai componenti delle Commissioni della Camera dei Deputati VIII (ambiente, territorio e lavori pubblici), e IX (trasporti, poste e telecomunicazioni), due proposte emendative, al decreto legge infrastrutture all’esame della Camera, in tema di risorse economiche per le spiagge libere e di salvamento – ha dichiarato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio.
Con il primo emendamento si propone di attribuire ai Comuni il gettito del canone demaniale con vincolo di destinazione per la tutela e valorizzazione della costa con particolare riferimento alla fruizione e realizzazione di servizi nelle spiagge libere.
Un danno per tutti, compreso gli imprenditori balneari, avere spiagge abbandonate e prive di servizi. La competizione è fra territori turistici non fra stabilimenti balneari e spiagge libere. È inconcepibile che i canoni demaniali vengano incassati dallo Stato centrale mentre i Comuni non hanno risorse sufficienti per rendere fruibili o attrezzare con servizi anche le spiagge libere.
Con il secondo emendamento abbiamo chiesto di superare l'attuale confusione sulle competenze in materia di salvamento fra quelle delle Capitanerie di porto e delle Regioni, riservando a queste ultime la determinazione del periodo della stagione balneare”.